L’esperienza di: Sandroni Sara – Responsabile Rete Assistenziale Lesioni Cutanee Azienda USL Toscana sudest, Stefania Fabrizi – Infermiere specialista referente Rete Assistenziale Lesioni Cutanee Azienda USL Toscana sudest, Ilaria Lacroce – Infermiere referente territoriale Rete Assistenziale Lesioni Cutanee Azienda USL Toscana sudest
“Il cambiamento epidemiologico della popolazione ed una radicale modifica degli assetti assistenziali obbligano gli organismi sanitari alla definizione di percorsi assistenziali volti alla presa in cura dei cittadini con bisogni di salute complessi, come quelli di chi è portatore di lesioni cutanee soprattutto croniche.
Il cambiamento è strutturale in quanto si garantisce la presa in carico tramite un singolo professionista/area clinica specialistica e viene adottato un nuovo modello con la presenza di un team strutturato a rete orientato verso i diversi bisogni di salute della persona assistita.
All’interno di questi ultimi sono presenti infermieri con competenze avanzate ed in formazione continua, che rappresentano un riferimento per consentire la presa in cura del cittadino in tutti i setting assistenziali ed un soddisfacimento specifico dei bisogni volto a dare risposte personalizzate e appropriate, sicure e di qualità.
Lo sviluppo delle competenze cliniche dell’infermiere esperto/specialista di rete lesioni cutanee consente un’implementazione assistenziale specifica a livello territoriale, garantendo una gestione dell’assistito complesso e delle risorse in campo.
Nella nostra Azienda vengono assistite oltre 10000 persone con lesioni cutanee. Un contesto questo dove emerge, soprattutto a livello territoriale, il ruolo chiave della rete di infermieri di riferimento esperti e specialisti/consulenti in lesioni cutanee con un profilo di competenze avanzate acquisite negli anni, grazie alla forte motivazione degli stessi operatori ed alla formazione sia in aula attraverso corsi di eccellenza che direttamente sul campo durante l’attività lavorativa di tutti i giorni. Un elevato livello di preparazione raggiunto anche attraverso il confronto e la condivisione delle conoscenze tra gli operatori coinvolti: un valore aggiunto sia per gli assistiti che per gli stessi infermieri.
Dal 1 settembre 2021 a seguito della legge n.158/2012 e della Delibera RT 597/2018 è iniziato con regolarità il servizio di Infermiere di Famiglia e di Comunità: ogni cittadino che abita nell’area vasta Sud Est della Toscana ha quindi un infermiere responsabile della gestione dei processi infermieristici in ambito familiare che “promuove un’assistenza di natura preventiva, curativa e riabilitativa differenziata per bisogno e per fascia di età, attraverso interventi domiciliari e/o ambulatoriali”. Il suo ruolo è fondamentale per garantire la continuità assistenziale valutando i bisogni assistenziali e promuovendo interventi di prevenzione primaria, secondaria e terziaria. L’implementazione di questo modello con l’impiego di competenze specialistiche nel trattamento delle lesioni cutanee è un punto chiave nell’elaborazione delle migliori strategie assistenziali di continuità tra i diversi setting assistenziali, ospedalieri, territoriali, di cure intermedie o di cure palliative. In quest’ottica quindi l’approccio dell’IFC svilupperebbe significativamente la prevenzione dalle malattie e delle lesioni e assicurerebbe il trattamento precoce ed efficace di tutti quei pazienti che non necessitano di assistenza ospedaliera.”