Di – Riccardo Batistini, Laura Ciardi
Articolo pubblicato presso il “XXIII Forum Risk Management in Sanità” e presso “Think Global Act Local” Scenario Aniarti.
L’arresto cardio-circolatorio (ACC), rappresenta una delle emergenze mediche più importanti.
In ospedale, l’incidenza degli ACC varia da 3.3/1000 ricoveri /anno a 1.5 /1000 ricoveri /anno e i ritmi di presentazione dell’arresto cardiaco (IHCA), nell’80% dei casi sono ritmi non defibrillabili come l’asistolia e l’attività elettrica senza polso (PEA) che sono correlati ad una elevata comorbilità e prognosi peggiore; gli arresti cardio- circolatori intraospedalieri si verificano più frequentemente nei reparti non intensivi e nei reparti chirurgici che nelle terapie intensive dove i pazienti sono monitorizzati e si differiscono da quelli extraospedalieri , perchè non sono mai improvvisi , anzi sono preceduti , da 24 a 48 ore prima, da segni e sintomi di peggioramento clinico.
Il National Institute of Health Excellence ha lanciato già da qualche anno l’allarme sulla necessità di affrontare le emergenze intraospedaliere, ponendo l’accento sull’aspetto organizzativo in risposta alle emergenze verso il riconoscimento precoce dei segni e sintomi di deterioramento clinico.
Il progetto “Sistema risposta rapida, Ospedali Riuniti dell’Aretino”, è stato costituito per rispondere in maniera rapida non solo agli arresti cardiaci ma anche in tutte le situazioni di acuzie per prevenirne il peggioramento; fornisce agli operatori un metodo di valutazione semplice e schematico del paziente critico, una guida per l’identificazione rapida dei segni di allarme e organizza un valido e coordinato sistema di risposta rapida , attraverso l’organizzazione del MET (Medical Emergency team).
Gli scopi di questo progetto sono:
• Approccio proattivo all’Emergenza – Urgenza intraospedaliera già al verificarsi di un deterioramento clinico del paziente degente nelle aree non Intensive;
• Definire la composizione del team MET di intervento, in base alla tipologia di ospedale ;
• Definire l’equipaggiamento dei presidi e tecnologie idonee più appropriate per la tipologia di intervento richiesto (sia nelle aree presiediate da personale sanitario che nelle aree non presiediate);
• Definire le risorse aggiuntive da poter richiedere in caso di interventi specifici o di alta complessità ;
• Monitorare l’appropriatezza della richiesta di intervento;
• Promuovere un’adeguata formazione al personale sanitario, oltre che un’adeguata organizzazione del team MET attraverso la figura del coordinatore infermieristico che si presenta perciò con una duplice visione e cioè: “manager che ne sa di clinica/clinico che ne sa di management “ .
• Composizione del team MET: il team Met deve essere composto da Medico Rianimatore e Infermiere di Rianimazione con competenze avanzate (Als, Pals , Gestione avanzata delle vie aeree, ECLS), negli orari diurni feriali e festivi è referente per l’emergenza l’infermiere diurnista (5 unità), per le ore notturne feriali e festivi, il referente è l’infermiere della terapia intensiva che prende in carico i pazienti a più bassa attività assistenziale.
Negli ospedali dove non è presente la rianimazione /TI , è stato messo a punto un modello misto composto dal medico anestesista ed infermiere di pronto soccorso formato in Emergenza/Urgenza per garantire uno standard sempre elevato;
• Gestione della chiamata : la ricezione della chiamata di allerta o di attivazione del MET per emergenza- urgenza , deve essere processata in base ad una veloce intervista telefonica per verificare i criteri di attivazione su parametro singolo e su score EWS (MEWS, NEWS, PMEWS);
• Processo della chiamata: l’operatore MET deve processare la chiamata richiedendo il reparto o l’area da cui si chiama, il motivo della chiamata (criteri ABCDE), eventuali altre notizie importanti (es. emergenza pediatrica, trauma ), classificazione del codice di gravità (Codice rosso, Codice giallo, Codice verde);
• Istruzioni e comportamento dei sanitari in attesa del MET: vengono impartite le disposizioni prearrivo da parte del personale MET ed il personale del braccio afferente mette in pratica le azioni apprese nei corsi CRM Emergenza Intraospedaliera : sicurezza, assistenza al paziente controllando coscienza e vie aeree, respirazione, circolo, stato neurologico, esposizione del paziente (ABCDE);
• Promozione di un’adeguata formazione di tutto il personale durante l’emergenza intraospedaliera: differenza tra emergenze ed urgenze mediche, corretta valutazione della scena e dei parametri vitali (Percorso rosso, percorso giallo; sequenza AIRWAYS: coscienza, pervietà vie aeree, ossigeno ad alti flussi; BREATHING: osservazione del torace, frequenza respiratoria, livello di saturazione; CIRCULATION: frequenza cardiaca, pressione arteriosa, monitorizzazione ecg, incannulamento venoso; DISABILITY: utilizzo di scale di valutazione come Ganslow Coma scale e Odas ; EXPOSURE: colorito di cute e mucose, verifica drenaggi e ferita chirurgica ); formazione sul Crisis Resource Management per gestire l’emotività in una condizione di emergenza ; unificazione dei carrelli dell’emergenza all’interno del presidio ospedaliero per agire con efficacia ; promozione dell’impiego di scale per la classificazione della complessità assistenziale e intensità clinica per prevenire il deterioramento clinico del paziente (IDA indice di dipendenza assistenziale , ICA indice di complessità assistenziale , IA indice di intensità assistenziale, MEWS modified early warning score , NEWS national early wearning score), scale di valutazione dei pazienti pediatrici (PMEWS);
• Rilevazione attività ed appropriatezza delle chiamate ed interventi : la scheda di rilevazione dei dati permette di descrivere i luoghi di intervento, i tempi di risposta, la tipologia di popolazione, il problema clinico di esordio, la raccolta dati per gli arresti cardiaci, l’esito dell’intervento e i criteri di appropriatezza della chiamata.
Con il progetto, abbiamo visionato una buona risposta del personale ospedaliero. Maggiore conoscenza dell’adeguata gestione dell’evento in urgenza/emergenza in maniera corretta, una ottima risposta del personale all’impiego della scala Mews, un ruolo definito del coordinatore infermieristico che supera il confine tra clinico e manager , un leader ben formato in area critica che collabora assieme alla propria equipe nella diffusione delle nozioni e nella gestione organizzativa e formativa di un team.
BIBLIOGRAFIA
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